Perugia: iniziata la Visita pastorale del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti

«Non ci poteva essere accoglienza più gioiosa delle note musicali intonate dalla vostra Filarmonica; la musica bandistica è una delle arti più espressive della cultura e della tradizione dei nostri luoghi, frutto dell’impegno e del lavoro di tanti di voi, che coinvolge non pochi giovani». Con queste parole il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, nel giorno della Festa dei lavoratori in cui la Chiesa celebra san Giuseppe artigiano, ha salutato sacerdoti, diaconi e fedeli che l’attendevano sul sagrato della chiesa di Castiglione della Valle, nel comune di Marsciano, la comunità parrocchiale dove si è aperta ufficialmente la Visita pastorale alle popolazioni delle 32 Unità pastorali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve. Castiglione della Valle è stata una delle prime comunità visitate dall’arcivescovo Bassetti poche settimane dopo il suo ingresso in Diocesi. L’occasione fu il terremoto del dicembre 2009, che portò il presule a conoscere la sofferenza e la preoccupazione di una popolazione messa a dura prova, come egli stesso ha ricordato durante la recita dei Vespri all’interno della chiesa parrocchiale nelle cui volte sono visibili i segni del sisma.

Don Marco Merlini, parroco moderatore della 26a Unità pastorale (Spina, Castiglione della Valle, San Biagio della Valle, Cerqueto, Mercatello, San Valentino, Sant’Enea, Badiola, Papiano, Villanova, Compignano), ha dato il benvenuto al cardinale Bassetti richiamandosi al significato della Visita pastorale: «eminenza, la sua è una visita, una presenza tra noi sacerdoti e popolo di Dio soprattutto di speranza, di incoraggiamento e di sprono per cercare insieme a lei nuove vie per l’evangelizzazione». Lo stesso presule si è collegato a quanto detto da don Marco Merlini: «questa mia Visita, che attua le indicazioni del Sinodo diocesano voluto dal mio predecessore mons. Giuseppe Chiaretti, è occasione di incontro, di dialogo, di conoscenza per rendersi conto delle situazioni, di ciò che si respira nelle periferie, come ci ricorda Papa Francesco: “il vescovo è un buon pastore che deve conoscere le sue pecore chiamandole per nome”».

Il cardinale Bassetti, all’inizio dell’omelia, ha portato il saluto e la benedizione del Santo Padre, che ha avuto modo di incontrare la scorsa settimana in Vaticano, in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. A Papa Francesco il cardinale ha detto che avrebbe iniziato tra pochi giorni la Visita pastorale. Da Castiglione della Valle, parrocchia di periferia, il presule ha rivolto il saluto e la benedizione del Santo Padre a tutta la comunità diocesana, dicendo: «mentre parlavo al Papa della Visita pastorale ho visto nei suoi occhi la nostalgia di non poter essere più vescovo in mezzo alla sua gente». Poi il cardinale ha detto: «vorrei con tanta semplicità essere accolto come un padre, un fratello per sostenervi nella fede in un momento di profonda crisi di valori. La Visita è un sostegno nella fede ed è un incoraggiamento in un periodo in cui si vive tanta sofferenza nelle famiglie. Ci sono giovani padri smarriti e in grave difficoltà perché hanno perso il lavoro. Prego per tutti loro, ma occorre mettere in campo azioni concrete per aiutare, incoraggiare e sostenere quanti sono toccati dalla crisi. Occorrono forme di solidarietà, perché oggi non si può restare insensibili verso la famiglia della porta accanto che non ce la fa ad arrivare alla fine del mese. Come anche davanti alle richieste di aiuto che ricevo quasi ogni giorno da persone, spesso giovani, in cerca di un lavoro. Affinché tutti possano lavorare occorrono forme contrattuali di solidarietà perché dalla crisi si deve uscire tutti insieme, altrimenti difficilmente si potrà venirne fuori e senza gravi conseguenze sociali».