Perugia 11 febbraio: celebrata la XXII Giornata Mondiale del Malato

Perugia: celebrata la XXII Giornata Mondiale del Malato e avviata dall’arcivescovo Gualtiero Bassetti la Visita pastorale all’“ambiente della sanità”. Il presule: «La croce di Cristo ci porta a lasciarci contagiare dal suo amore e ci insegna a guardare l’altro con misericordia e amore, soprattutto chi soffre e chi ha bisogno di aiuto».

L’11 febbraio ricorre la XXII Giornata Mondiale del Malato voluta dal beato Papa Giovanni Paolo II nel giorno in cui la Chiesa celebra la “prima apparizione” della Beata Vergine Maria nella grotta di Lourdes, uno dei santuari mariani più visitati, meta ogni anno di milioni di pellegrini, molti dei quali malati e disabili accompagnati da volontari. A Perugia questa significativa Giornata è stata celebrata domenica scorsa, nella chiesa parrocchiale del quartiere di Santa Lucia, che ha visto la partecipazione di alcune centinaia di persone tra malati, disabili, familiari, volontari e operatori socio-sanitari. Erano rappresentate le associazioni di ambiente operanti in diocesi: il Centro volontari della sofferenza (Cvs), l’UNITALSI, i membri dell’Ordine di Malta che prestano assistenza sanitaria, la Misericordia di Magione e l’Associazione perugina di volontariato promossa dalla Caritas diocesana.
Alla concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti hanno preso parte il vicario generale mons. Paolo Giulietti, l’assistente diocesano dell’UNITALSI don Gino Ciacci, e alcuni sacerdoti che svolgono il loro ministero in luoghi di sofferenza e di cura, tra i quali don Siro Nofrini, disabile, degente presso la RSA “Creusa Brizi Bittoni” di Città della Pieve, salutato con particolare affetto, all’inizio della S. Messa, dallo stesso mons. Bassetti. Sempre all’inizio della celebrazione, il parroco don Ignazio Zaganelli ha ringraziato l’arcivescovo per la sua presenza in mezzo alla comunità parrocchiale e ha salutato i malati presenti, nei quali, ha detto, «si riconosce la presenza di Cristo sofferente».
La celebrazione è stata trasmessa in diretta da «Umbria Radio», in modo da permettere a malati ed anziani di seguirla da casa o dal luogo della loro degenza.
Il dott. Stefano Cusco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute, ha introdotto la celebrazione ricordando il senso della Giornata, richiamando alcuni passi del messaggio del Papa e annunciando gli incontri dell’arcivescovo con il mondo della sanità, nel quadro delle “attenzioni di ambiente” previe alla Visita pastorale.
Durante l’offertorio si sono raccolti fondi per l’opera “Villaggio della carità-Sorella Provvidenza”, inaugurata dalla Caritas diocesana lo scorso 29 gennaio e a presentare questa nuova realtà della carità della Chiesa diocesana, al termine della celebrazione, è stato il vicario generale mons. Giulietti.
Mons. Bassetti, nella sua omelia, ha sottolineato la particolare visione della sofferenza che scaturisce dalla fede e dalla speranza cristiane ed ha richiamato alcuni passaggi del messaggio del Papa per la Giornata mondiale del Malato, ricordando la Via Crucis del Santo Padre con i giovani a Rio de Janeiro, durante la GMG 2013, e riportandone l’esortazione finale. «La croce di Cristo – ha detto l’arcivescovo nel ricordare le parole di Papa Francesco – ci porta a lasciarci contagiare dal suo amore e ci insegna a guardare l’altro con misericordia e amore, soprattutto chi soffre e chi ha bisogno di aiuto».
«Oggi particolarmente – ha sottolineato mons. Bassetti, commentando il Vangelo della domenica – c’è bisogno di cristiani che siano sale della terra e luce del mondo. Cristiani che credano in ciò che dicono, che sappiano spendere e dare la vita per i propri fratelli, che camminino con “la luce nel cuore” e senza paura. Siamo chiamati a portare luce e amore in un mondo che sempre più sta perdendo lo splendore della verità. Oggi siamo aiutati in questo dal messaggio che Papa Francesco ha scritto per tutta la Chiesa, in occasione della XXII Giornata Mondiale del Malato». Riprendendo le parole della Prima lettera dell’Apostolo Giovanni, “anche noi dobbiamo dare la vita per i nostri fratelli”, il presule ha detto: «da questa affermazione trova espressione la sollecitudine della Chiesa per il mondo della sofferenza: prima di tutto per voi sofferenti, per i vostri familiari, per gli operatori sanitari e per tulle le forme di volontariato che operano a favore dei malati». «Le parole dell’Apostolo Giovanni – ha aggiunto l’arcivescovo – conservano e acquistano, nel contesto dell’Anno della Fede che si è da poco concluso, un nuovo vigore per una concreta testimonianza della carità. E’ soltanto la fede, accolta nella tua vita che, ti abilita, in quanto credente, ad essere disposto a dare la tua vita per il prossimo».
Ricordando il messaggio del Papa per questa Giornata Mondiale del Malato, mons. Bassetti ha ricordato che «la Chiesa riconosce in tutti voi cari ammalati una speciale presenza di Cristo sofferente. E’ così: accanto, anzi, dentro la nostra sofferenza c’è quella di Gesù, che ne porta assieme a noi il peso e ne rivela il senso. Quando il Figlio di Dio è salito sulla croce ha distrutto la solitudine della sofferenza e ne ha illuminato l’oscurità. Siamo posti in tal senso dinanzi al mistero dell’amore di Dio per noi, che ci infonde speranza e coraggio: speranza, perché nel disegno d’amore di Dio anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale; coraggio, per affrontare ogni avversità in sua compagnia, uniti a Lui».
Mons. Bassetti, a conclusione dell’omelia, ha annunciato che sta per «iniziare la Visita pastorale al mondo della sofferenza», incontrando, dal prossimo 14 febbraio, i gestori delle strutture sanitarie, residenziali e riabilitative cattoliche (questi presso l’Istituto Sereni “Don Guanella” in Perugia, a partire dalle ore 15), i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta (presso la sede perugina dell’Ordine dei Medici, il 7 marzo, alle ore 21), le associazioni dei malati (presso la Residenza “Chianelli”, l’8 marzo, alle ore 15), gli operatori sanitari dell’Ospedale perugino “Santa Maria della Misericordia” e gli studenti di Medicina e di Scienze Infermieristiche (l’11 marzo, a partire dalle ore 15).
Molto significativa sarà la Visita, che si protrarrà per tutta la giornata del 25 febbraio (dalle ore 8 alle 19), all’Ospedale “Santa Maria della Misericordia”. Mons. Bassetti l’inizierà visitando il Centro prelievi per poi proseguirla presso gli Ambulatori di Day Hospital Oncologia, di Ostetricia-Ginecologia e di Geriatria e alle Degenze di Geriatria e di Oncoematologia Pediatrica. L’arcivescovo pranzerà alla Mensa dell’Ospedale e nel pomeriggio, dopo aver incontrato i cappellani presso la loro struttura, proseguirà la sua visita alle Degenze di Ematologia e dell’Unità Spinale e celebrerà i Vespri nella cappella e concluderà la giornata visitando il Pronto Soccorso. Il presule sarà anche all’Ospedale di Città della Pieve il 28 febbraio (ore 16), all’Hospice di Monteluce in Perugia il 14 marzo (ore 14.30) e incontrerà, sempre il 14 marzo (ore 17), il mondo della malattia psichica presso le strutture dell’Asl di Perugia.
Mons. Bassetti incontrerà anche gli operatori delle agenzie funebri, il 14 febbraio (ore 17), presso l’Istituto “Don Guanella”, al termine dell’incontro con i gestori delle strutture sanitarie, residenziali e riabilitative cattoliche. «L’arcivescovo vuole incontrare quanti, imprenditori e lavoratori – commenta il dott. Stefano Cusco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute –, incontrano l’uomo nel momento difficile di un’esperienza di lutto per porsi in ascolto di esperienze di “incontro” in tali difficili momenti offrendo un’occasione di riflessione e di senso di questa “penultima parola dell’esperienza terrena”».
R. L. /

FOTO  A CURA DI ANDREA COLI

mons. bassetti durante l'omelia mons. bassetti con una disabile gruppo di disabili don siro nofrini